Warning: Palladium / TCPA

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kobaiashi
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Ho visto che esistono già seganlazioni
con oggetto: " ma e' vero???[notizia "paura"] "
ma mi sembrava
utile rinominare l'oggetto

QUESTO TESTO E` ABBASTANZA LUNGO, MA SE AVRAI PAZIENZA DI LEGGERLO TUTTO AVRAI MODO DI ESSERE PIU` INFORMATO SULL'IMMINENTE CATASTROFE INFORMATICA CHE E` DESTINATA AD AVVENIRE... IO PERSONALMENTE MI STO IMPEGNANDO IL PIU` POSSIBILE PER FAR GIRARE QUESTO MESSAGGIO E FARLO ARRIVARE A TUTTI, SPERO CHE VOI FACCIATE LO STESSO...continua su...

http://www.complessita.it/tcpa/
http://jack.logicalsystems.it/homepage/techinfo/Palladium.asp

qui invece un utile pdf divulgativo
http://xoomer.virgilio.it/aleko21/notcpa.html

spero di non aver rotto le scatole

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ap1978
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OK. Ma l'allarmismo è decisamente troppo. Palladium è una tecnologia di protezione essenzialmente rivolta contro la pirateria e l'uso non autorizzato del software.

In questo senso non può che essere visto positivamente, soprattutto dal mondo degli sviluppatori di software. Non è scritto da nessuna parte che questa tecnologia è riservata a Microsoft.
La lista di coloro che hanno aderito al progetto è piuttosto lunga e comprende praticamente tutti i nomi noti del mondo hardware e software.

Ciao

ap Big Grin

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isidoro
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Quote:

ap1978 ha scritto:
Non è scritto da nessuna parte che questa tecnologia è riservata a Microsoft.
Ciao

Vorresti forse dire che anche l'opensource potrebbe adottare tecniche simili??

E se si come lo vedi questo film??
Che pirateria può mai esserci se la GPL prevede un film completamente diverso da quello M$??

Laughing
Pinguino ISIDORO, SuSE 10.0 una delle migliori distro! anche se....

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ap1978
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Quote:

isidoro ha scritto:

Vorresti forse dire che anche l'opensource potrebbe adottare tecniche simili??

E se si come lo vedi questo film??

Non vedo nulla di strano in una distribuzione che adotti tecnologie che le permettano di funzionare su macchine dotate di piattaforma Palladium. Se sarà adottata tale piattaforma su larga scala per fornire servizi, adeguarsi per linux sarà un'esigenza. Pena la perdita di utenti, perché penso che pochi si negherebbero a priori la possibilità di usare Windows o programmi che utilizzino tale piattaforma anche emulata. Per fare un esempio, io non potrei: ho bisogno di alcune funzioni di Excel non disponibili in OO-Calc e uso un software per Windows che non ha l'equivalente versione in Linux. Ricorro a wine per questo.

Non dico che sia facile, soprattutto per le distribuzioni del tutto free, ma non è impossibile. Soprattutto non è impossibile per società come Red Hat e Novell.

Quote:

Che pirateria può mai esserci se la GPL prevede un film completamente diverso da quello M$??

Non esiste solo la licenza GPL. E onestamente penso che l'ideale che sta alla base dell'open source non voglia che esista solo la GPL, altrimenti dove sarebbe la libertà?
Chiunque deve poter scegliere che software usare, ma anche come distribuire il proprio software. E se qualcuno sceglie di vendere il software, deve poterlo fare senza essere ostacolato dalla pirateria.

Inoltre la piattaforma Palladium dovrebbe tutelare i diritti d'autore (oltre all'autenticità e alla sicurezza) non solo del software ma anche dei documenti multimediali e, più in generale , di ogni forma di documento. Quindi si porrebbe almeno in parte rimedio al problema della pirateria audio/video.

Ciao

ap Big Grin

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isidoro
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Laughing Laughing
Ciao,
Ti rispondo su alcuni punti in base a come la vedo io e la chiudo qui se no diventa una storia infinita e rischiamo di annoiare oltre che andare off topics rispetto alle tematiche del portale.

Quote:

Se sarà adottata tale piattaforma su larga scala per fornire servizi, adeguarsi per linux sarà un'esigenza. Pena la perdita di utenti......
....Non dico che sia facile, soprattutto per le distribuzioni del tutto free, ma non è impossibile. Soprattutto non è impossibile per società come Red Hat e Novell.

Non credo proprio! Sottolineo che il CEO di Novell ha dichiarato che VISTA darà una bella spinta per adottare Linux e mi trova d'accordo poichè chiunque preso con l'acqua alla gola cerca vie di fuga!

Quote:

Per fare un esempio, io non potrei: ho bisogno di alcune funzioni di Excel non disponibili in OO-Calc e uso un software per Windows che non ha l'equivalente versione in Linux. Ricorro a wine per questo.

Bene! questo è il problema e la svolta che dovrebbe fare Linux verso VISTA/palladium, ossia far fare le stesse identiche cose che fai con WINDOWS a prezzi decisamente più concorrenziali. Palladium o affini lo vogliono solo “i grandi spremitori di limoni” e io francamente mi sono rotto di farmelo spremere. Qui invece di innovare e fare cose nuove, tutti cerchiamo rimedi per proteggere uno status quo che ingrassi sempre di più gli attuali monopolisti.

Quote:

Non esiste solo la licenza GPL. E onestamente penso che l'ideale che sta alla base dell'open source non voglia che esista solo la GPL, altrimenti dove sarebbe la libertà?
Chiunque deve poter scegliere che software usare, ma anche come distribuire il proprio software.

nulla da eccepire, ma questo lo puoi fare già oggi con o senza PALLADIUM.
Mettere il palladium nell'opensource mi da tanto l'impressione di una qualche furbetta software house che sfruttando le righe di codice scritte in opensource “puro” da un qualche “scantinato” possa poi riutilizzarle in versione palladium.
Penso che oltre ad essere schifosamente disonesto possa anche nel giro di pochi anni far morire definitivamente l'animo opensource.

Quote:

E se qualcuno sceglie di vendere il software, deve poterlo fare senza essere ostacolato dalla pirateria.

ribadisco... se nell'opensource un software te lo puoi: scaricare da internet in modo leggittimo, copiare, modificare e ridistribuirlo... ma dove nasce la PIRATERIA!

Quote:

...Palladium... Quindi si porrebbe almeno in parte rimedio al problema della pirateria audio/video.

Qui te la quoto in pieno anche se ci sarebbero modalità molto più rispettose verso l'utenza e far fare comunque tanti bei soldini ai proprietari dei diritti.

In definitiva io un PC palladium non lo adotterò MAI! Laughing Laughing

Laughing
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ap1978
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Quote:

Non credo proprio! Sottolineo che il CEO di Novell ha dichiarato che VISTA darà una bella spinta per adottare Linux e mi trova d'accordo poichè chiunque preso con l'acqua alla gola cerca vie di fuga!

Ciao Isidoro,
Novell sostiene che i costi che comporta l'adozione di Windows Vista porteranno molti utenti a cambiare verso linux. Palladium non entra nel merito.

La pirateria oggi come oggi non la si riesce a combattere in modo efficace. Palladium è una via, non ho detto che sia la soluzione. Non penso che eliminerà il problema, ma di certo contribuirà a ridurre i problemi di questo tipo.
Scusa se ho ancora un po' di fiducia negli altri, ma non penso che siano tutti li per fregarti. Quindi penso che sistemi come Palladium siano voluti da persone che vivono e lavorano con il software, che è la loro unica fonte di guadagno e che sono stanchi di vedere il loro lavoro usato contro la loro volontà e al di fuori delle regole da loro fissate.

Mi chiedi dove nasce la pirateria. Beh la risposta non è semplice. Ma molto spesso è legata alla disonestà delle persone che usano il prodotto e che lo vogliono senza spendere un centesimo e spesso senza averne la necessità.
Prendiamo la musica: online la puoi acquistare a prezzi ridottissimi rispetto ai canali convenzionali (CD), ma quanti lo fanno?
Per il software ci sono spesso mezzi legali per averlo a prezzi ridotti, se non lo si usa per scopi commerciali. Office per studenti e docenti è accessibile a prezzi ridotti, come molti altri prodotti che possono essere utili per chi studia (MatLab, compilatori, strumenti di sviluppo...). Quante persone fanno uso di queste agevolazioni? E quante invece affermano "beh ma non conviene, se posso averlo gratis".

Ciao

ap Big Grin

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ap1978 ha scritto:

Ciao AP Laughing Laughing

non volevo fare un altro replay, ma leggendo le tue risposte ai vari post che ci sono stati mi sento di doverti rispondere.

Tu sembri molto piu' orientato verso sistemi chiusi e non aperti in quanto il "chiuso" ti garantisce maggiormente il tornaconto economico del tuo PRODOTTO.

Verissimo, nulla da eccepire. Nessuno lavoro per gloria!

Ma allora dovresti cambiare la licenza GPL, dovresti mettere i brevetti sul software, insomma dovresti inventarti qualcosa che possa far VENDERE UN PRODOTTO perchè se io posso avere quel prodotto per vie assolutamente lecite che NON richiedono necessariamente una transazione in denaro è chiaro che ti si riducono le potenzialità di vendita.

Ora se molte distribuzioni dai calibri di NOVELL puntano sull'OPENsource cos'ì com'è o sono tutti dei cogl... (evito di essere volgare) e arriveranno presto alla bancarotta oppure c'è dell'altro chissa magari SERVIZI...

Il prodotto non ti costa quasi un c... ma il servizio di assistenza e manutenzione... sai trovare un bravo tecnico costa... sono molto esosi.
O magari una particolare PERSONALIZZAZIONE di un workflow fatta su misura come fa un sarto... sai un prodotto M$ che dovendo guardare a 360° può non calzare alla perfezione.

Io al tuo contrario, negli affari, assolutamente NON CREDO alla buona fede; chi vende fa il suo tonaconto non il TUO, cerca sicuramente di adattarlo al tuo ma sulla base del SUO tornaconto.
Quindi sta a TE essere SVEGLIO!.

Ciao AP una buona giornata
Laughing Laughing

Wink

Laughing
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Quote:

non volevo fare un altro replay, ma leggendo le tue risposte ai vari post che ci sono stati mi sento di doverti rispondere.

Fin che si parla civilmente come stiamo facendo, non ci sono problemi Smile

Quote:

Tu sembri molto piu' orientato verso sistemi chiusi e non aperti in quanto il "chiuso" ti garantisce maggiormente il tornaconto economico del tuo PRODOTTO.

Verissimo, nulla da eccepire. Nessuno lavoro per gloria!

Sono solo realista. Ci sono alcuni progetti del tutto open che hanno grande successo e ricevono finanziamenti, ma ci sono moltissimi validi prodotti open che vivono di sussistenza e per la sola volontà degli sviluppatori. Non lo ritengo un sistema ideale, né migliore di quello del software commerciale. Un sistema misto potrebbe essere la soluzione.

In ogni caso, non mi occupo direttamente di informatica, che per me è più uno strumento di lavoro. Uso molto gli strumenti informatici perché mi occupo di simulazione al calcolatore. E proprio in questo campo, sto vedendo un validissimo prodotto, OpenFOAM, non ricevere un euro (ne ha ricevuti 400 in un anno dai volontari) dalle compagnie che lo usano. Gli sviluppatori sono competenti, offrono consulenza, ma non hanno richieste.

Quote:

Ma allora dovresti cambiare la licenza GPL, dovresti mettere i brevetti sul software, insomma dovresti inventarti qualcosa che possa far VENDERE UN PRODOTTO perchè se io posso avere quel prodotto per vie assolutamente lecite che NON richiedono necessariamente una transazione in denaro è chiaro che ti si riducono le potenzialità di vendita.

Perché dovrei cambiare la licenza GPL? Al massimo dovrei creare un prodotto migliore di quelli disponibili con tale licenza. Oppure fornire un servizio che non è offerto in abbinamento ai software GPL.
I brevetti sul software sarebbero controproducenti anche per chi vende software. Non sono mai stato a favore. Un conto è brevettare, un conto è detenere i diritti d'autore e vederli tutelati. I brevetti portano a cose ridicole come la proprietà di MS del "doppio click" o del "pulsante start" :-o

Quote:

Ora se molte distribuzioni dai calibri di NOVELL puntano sull'OPENsource cos'ì com'è o sono tutti dei cogl... (evito di essere volgare) e arriveranno presto alla bancarotta oppure c'è dell'altro chissa magari SERVIZI...

Il prodotto non ti costa quasi un c... ma il servizio di assistenza e manutenzione... sai trovare un bravo tecnico costa... sono molto esosi.
O magari una particolare PERSONALIZZAZIONE di un workflow fatta su misura come fa un sarto... sai un prodotto M$ che dovendo guardare a 360° può non calzare alla perfezione.

Non penso che Novell voglia basare tutto sull'OpenSource.
Novell ha visto in Linux il modo per scrollarsi di dosso la dipendenza da Microsoft e per poter conquistare una fetta di mercato nel settore sistemi operativi. Hai investito molto, rischiando tanto, e spero davvero riesca a realizzare i propri obiettivi perché penso sia un'azienda seria.
Allo stesso tempo, però, il suo reale scopo è quello di vendere le versioni professional di SuSE e soprattutto i software della famiglia Novell/Netware.
Per quanto riguarda i servizi di assistenza e personalizzazione, hai ragione, renderebbero molto di più della vendita del prodotto, ma sono anche richiesti in quantità inferiore.

Quote:

Io al tuo contrario, negli affari, assolutamente NON CREDO alla buona fede; chi vende fa il suo tonaconto non il TUO, cerca sicuramente di adattarlo al tuo ma sulla base del SUO tornaconto.
Quindi sta a TE essere SVEGLIO!.

Fare i propri interessi non è essere in cattiva fede. Se un'azienda da al cliente un prodotto che fa ciò che gli serve e chiede un compenso, non è essere in cattiva fede.
E' cattiva fede proporre un sistema operativo (quale sarà mai?) come innovativo, moderno, sicuro, rivoluzionario, quando in realtà è identico alla versione precedente perché gran parte delle novità sono state rimosse in quanto affette da problemi di sicurezza o così instabili da non essere presentabili.
E' cattiva fede proporre nuove versioni con frequenza eccessiva.
Ma penso sia anche cattiva fede proporre un sistema Linux come sistema universalmente valido per tutto e tutti, quando se ne conoscono bene i limiti, che spesso sono temporanei, ma ci sono.

Ciao Smile

ap Big Grin

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Ciao AP
Laughing Laughing Laughing

comincia a piacermi questo botta e risposta...

Quote:

ap1978 ha scritto:

Sono solo realista. Ci sono alcuni progetti del tutto open che hanno grande successo e ricevono finanziamenti, ma ci sono moltissimi validi prodotti open che vivono di sussistenza e per la sola volontà degli sviluppatori. Non lo ritengo un sistema ideale, né migliore di quello del software commerciale. Un sistema misto potrebbe essere la soluzione.

Bingo! Allora abbiamo fatto Bingo!
e si perché mi pare di cogliere che al di là di PALLADIUM e altre cosucce il succo di tutto il discorso tra noi è quello di FARE I SOLDINI con il proprio LAVORO in uno status QUO CONCORRENZIALE di libero mercato.

Vedi io mi occupo di TLC (reti e sistemi di telecomunicazioni) e vedo come funziona nel mio mondo (ultimamente un po' in crisi a dire il vero ma questo è un altro discorso Sad). Nel mio mondo esistono gli STANDARD, esempio:

una rete IP
una rete IP è una rete IP chi costruisce un modem ADSL, chi un router, ecc tutti quanti ADOTTANO LO STESSO STANDARD mica adotto reti IP diverse in funzione del VENDOR.

altro esempio:
una rete GSM:
anche qui una rete GSM è una rete GSM, lo stesso terminale GSM lo posso utilizzare a piacimento con tutti gli operatori pensa funziona anche quando vai all'estero, mica sei costretto ad utilizzare terminali diversi in funzione dell'operatore mobile che scegli.

Con questo ti voglio dire che anziché BLINDARE, SECRETARE, LUCCHETTARE, non lo so trova tu la parola; anche il SOFTWARE dovrebbe trovare la stessa strada che c'è nel mio mondo.

Per questo non amo PALLADIUM!

Ho letto in giro che c'è un progetto per rinnovare la licenza GPL, secondo me sarebbe buona cosa se nella nuova riscrittura ci fossero definite anche modalità e standard per sviluppare in codice GPL e a questa “sorta di standard” farei partecipare le grandi distribuzioni e organizzazioni che ci sono oggi intorno a Linux. Se non sviluppi secondo queste linee guida NON SEI GPL.

Chissà forse aiuterebbe ad una maggiore diffusione di Linux e penso che aiuterebbe anche molti hardware maker a rilasciare driver compatibili con Linux tanto a loro che gli frega guadagno sulla vendita dell'hardware mica del software. Se io sono amante di Linux e ti trovo per lo stesso prodotto, che so' un una scheda di acquisizione video certificata M$ e una concorrente certificata anche Linux vado sulla concorrente.

Un salutone AP.

Wink

Laughing
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ap1978
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Quote:

comincia a piacermi questo botta e risposta...

Basta che non lo facciamo durare secoli Wink

Quote:

Con questo ti voglio dire che anziché BLINDARE, SECRETARE, LUCCHETTARE, non lo so trova tu la parola; anche il SOFTWARE dovrebbe trovare la stessa strada che c'è nel mio mondo.

Per questo non amo PALLADIUM!

Capisco bene quanto dici, e sono d'accordo. Però applicherei il tuo discorso non al software ma ai formati. L'esempio dei terminali GSM mi pare perfetto. Un produttore non ti svela il software e gli schemi hardware. Fa semplicemente in modo che questi usino un protocollo comune. Come lo fa se lo tiene per sé, se vuole. Altrimenti lo rende aperto come ha fatto Nokia con il suo software basato su Gnome.

Quote:

Ho letto in giro che c'è un progetto per rinnovare la licenza GPL, secondo me sarebbe buona cosa se nella nuova riscrittura ci fossero definite anche modalità e standard per sviluppare in codice GPL e a questa “sorta di standard” farei partecipare le grandi distribuzioni e organizzazioni che ci sono oggi intorno a Linux. Se non sviluppi secondo queste linee guida NON SEI GPL.

Chissà forse aiuterebbe ad una maggiore diffusione di Linux e penso che aiuterebbe anche molti hardware maker a rilasciare driver compatibili con Linux tanto a loro che gli frega guadagno sulla vendita dell'hardware mica del software. Se io sono amante di Linux e ti trovo per lo stesso prodotto, che so' un una scheda di acquisizione video certificata M$ e una concorrente certificata anche Linux vado sulla concorrente.

Se questi standard di sviluppo servono per aumentare l'interoperabilità, vanno benissimo, a patto che non siano vincoli troppo rigidi e limitanti, perché si trasformerebbero in una limitazione al progredire tecnologico.
Però penso che prima di tutto Linux abbia bisogno di una piattaforma di sviluppo comune, di librerie consolidate che non cambino ogni sei mesi, di una struttura fissa di collocazione dei file di sistema (che in ogni distro sono diversi e in posti diversi!!!), ecc.

Ciao Smile

ap Big Grin

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ho scritto una risposta a questo post che però non è stata pubblicata... non ho però ricevuto messaggi di errore...

Riscrivo.

Secondo me l'allarmismo riguardo Palladium non è ingiustificato. E' verissima la frase secondo cui "adeguarsi per linux sarà un'esigenza" ma questo significa che gli sviluppatori dovranno avere il tempo per adeguarsi e dovranno avere pieno accesso alle caratteristiche dell'hardware. Il secondo punto non è per nulla scontato e il primo punto può essere molto dannoso: se gli utenti non riescono a far funzionare in tempi accettabili i dispositivi che hanno profumatamente pagato ben difficilmente useranno linux. Quanti utenti hanno definitivamente abbandonato linux perchè non in grado di far funzionare la scheda video o il modem (i winmodem sono stati una bella spina nel fianco)? Io ne ho visti diversi.

Inoltre, se da un lato sono perfettamente d'accordo nel combattere la pirateria, dall'altro sono convinto che non sarà Palladium a vincere la battaglia. La lotta con la pirateria si vince solo con l'informazione e non a colpi di hardware, software dedicato e limitazione della libertà di scelta. Sono convinto che il 99% delle persone che acquistano un pc credono che quel windows XP che si trovano preinstallato sia il solo sistema operativo esistente e quando piratano una copia di MS Office lo fanno perchè credono che Word sia l'unico programma che gli permette di scrivere una lettera. Ho visto persone rimanere allibite davanti a OpenOffice e sto parlando di economisti e ingegneri, persone con l'università alle spalle.

La lotta alla pirateria si vince portando il software libero (libero, non gratuito, o quantomeno non sempre) nelle scuole, negli uffici privati e in quelli pubblici. E' una vergogna che l'amministrazione pubblica pubblichi i propri documenti in formato . doc: questo significa che solo chi ha i soldi per permettersi word può accedere a quei dati. Questa non è democrazia. Ma non c'è malafede in questo, c'è solo un'enorme disinformazione.

Credo inoltre che le software houses tutto questo lo sappiano e che stiano soltanto approfittando dell'occasione: ci vogliono vendere hardware e software inscindibili, un affare colossale per tutti, tranne per gli utenti, che non si accorgono, causa appunto la mancata informazione, del gioco.