Bandendo tutte le varie chiacchiere da bar quale è il VERO MOTIVO per cui il linux non si diffonde pur essendo gratuito???
Quale è il vero motivo???
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bismark2005 ha scritto:
Bandendo tutte le varie chiacchiere da bar quale è il VERO MOTIVO per cui il linux non si diffonde pur essendo gratuito???
I motivi sono tanti, ne riassumo alcuni, che penso siano i più rilevanti:
1) Linux è ancora troppo complesso per l'utente medio, che già ha difficoltà nell'uso di Windows. Le interfacce grafiche hanno fatto passi da gigante, ma c'è ancora parecchia strada da fare.
2) Le persone non vogliono cambiare le loro abitudini. Conoscono, spesso male, Windows, e continuano ad usarlo.
3) In Linux mancano alcuni applicativi, anche se il divario rispetto a Windows si sta riducendo. La prossima release di OpenOffice dovrebbe risolvere una parte significativa dei problemi che ancora separano OO-calc da Excel. Novell stessa ha implementato nella sua release di OpenOffice fornita con SLED le funzioni di compatibilità tra le macro Excel e quelle OO.
4) Windows è già nel PC al momento dell'acquisto per gran parte degli utenti, a causa della posizione dominante di Microsoft sul mercato desktop.
Fino a quando perdurerà questa situazione, che ritengo scorretta, le alternative a Windows dovranno vincere una doppia sfida: farsi conoscere, e farsi comprare o installare separatamente dal PC.
Ciao
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ap1978 ha scritto:
I motivi sono tanti, ne riassumo alcuni, che penso siano i più rilevanti:
Personalmente darei la seguente graduatoria alle cause descritte da ap1978 (dalla più importante alla meno importante)
1) Windows è già nel PC al momento dell'acquisto;
2) Le persone non vogliono cambiare le loro abitudini;
3) In Linux mancano alcuni applicativi;
4) Linux è ancora troppo complesso per l'utente medio
Aggiungo altre cause, a mio parere non così trascurabili.
5) Non sono state intraprese serie iniziative dai governi per interrompere il monopolio di fatto.
6) Scuole ed università non promuovono (salvo rare eccezioni) l'uso di software libero: ci sono intere generazioni di insegnanti che in materia di pc, software e movimenti open source ne sanno meno dei loro allievi.
7) Linux non strizza l'occhio alle major, quelle che producono intrattenimento sotto forma di musica, film, videogiochi. Deprime sapere che neppure una distribuzione come Suse offra o possa offrire in prima battuta ai suoi utenti (anche e soprattutto quelli paganti) l'ascolto di mp3 o la visione di dvd per timore di ritorsioni legali.
8) E' ancora troppo facile e privo di rischi procurarsi software pirata.
saluti,
sunrots
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sunrots ha scritto:
Personalmente darei la seguente graduatoria alle cause descritte da ap1978 (dalla più importante alla meno importante)
1) Windows è già nel PC al momento dell'acquisto;
2) Le persone non vogliono cambiare le loro abitudini;
3) In Linux mancano alcuni applicativi;
4) Linux è ancora troppo complesso per l'utente medio
Le rivedo, a mio parere, nell'ordine 4, 1, 3, 2. Il vero problema è ancora la difficoltà di Linux e il tempo che si perde per farlo funzionare.
Quote:
Aggiungo altre cause, a mio parere non così trascurabili.
5) Non sono state intraprese serie iniziative dai governi per interrompere il monopolio di fatto.
In un mercato aperto e libero, non si può e non si deve fare molto. Microsoft va punita se viola la legge, non se domina il mercato.
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6) Scuole ed università non promuovono (salvo rare eccezioni) l'uso di software libero: ci sono intere generazioni di insegnanti che in materia di pc, software e movimenti open source ne sanno meno dei loro allievi.
Questo è vero ed è normale. Ho già cercato di chiarirlo una volta. Linux va benissimo per i laboratori informatici di base, almeno in teoria. Quando le cose si complicano, spesso però, si deve passare all'ambiente Windows perché su Linux mancano gli strumenti.
Inoltre, Windows e i suoi applicativi dominano il mercato e la loro conoscenza è richiesta da molti datori di lavoro.
Infine, si fa spesso sentire il problema dei formati. E' altissimo il numero di aziende, società, istituti che inviano e richiedono i documenti e i curricula in formato .doc.
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7) Linux non strizza l'occhio alle major, quelle che producono intrattenimento sotto forma di musica, film, videogiochi. Deprime sapere che neppure una distribuzione come Suse offra o possa offrire in prima battuta ai suoi utenti (anche e soprattutto quelli paganti) l'ascolto di mp3 o la visione di dvd per timore di ritorsioni legali.
Questo è in parte falso. SuSE offre il supporto mp3 tramite real.
Per gli altri codec, sono coperti da copyright e pertanto Novell dovrebbe pagare per poterli distribuire. Non c'è nulla di sbagliato in questo. Chi ha creato i codec ha deciso di non renderli open. Una scelta rispettabile, come quella di fare software open source.
Piuttosto c'è da chiedersi perché Novell non acquisti i diritti d'uso dei codec, dal momento che sta per distribuire un desktop linux enterprise che, a quanto si sa, non permetterà di riprodurre filmati, che non sono utili solo a fini di intrattenimento, ma anche in vari ambienti professionali.
Invece di investire in software utili a pochi e di finanziare anche troppi progetti open, a volte, sarebbe opportuno che le aziende che investono in Linux cominciassero a porre rimedio alle carenze cui linux da solo non può rimediare. Come quella dei codec.
Ciao
I motvi fin qui esposti sono tutti validi, ma a mio avviso un altra grossa difficolta di chi vuole imbarcarsi nel mondo open souce in generale , e la mancanza di una rete di assistenza capillare.
Ad esempio se non vi funziona più Office per un qualunque motivo in qualsiasi centro assistenza entriate vi risolvono il problema.
Provate ad entrare con un computer con su linux e dire che non vi parte piu OpenOffice.
Purtroppo la stragrande maggioranza degli utenti domestici considera ancora il computer alla stregua di un elettrodomestico o poco più, quando non va vuole un tecnico che gli risolva il problema, be nel mondo linux questo non esiste .
A parte qualche iniziativa ( vedi www.essedi.it) ma anche qui siamo lontani dall' avere una macchina perfettamente configurata e con tutti i programmi che potrebbero servirci installati e funzionanti, e sopratutto con un buon servizio di assistenza che non sia a 200 km da casa
Per quanto riguarda il mondo aziendale sopratutto nelle piccole imprese dove non e possibile spendere cifre esorbitanti per tecnici informatici che vengono da chi sa dove, la musica non è tanto diversa.
Per i formati, be anche qua il più delle volte la colpa ricade sugli utenti che non pensano minimamente che dall' altra parte del cavo ci possà essere qualcosa di diverso, e pur avendo la possibilità di fornire dei formati di interscambio ( un esempio il dxf di autocad oppure un pdf al posto di un doc) si limitano a spedire il tutto con i formati proprietari che sono abituati ad usare e costringono le controparti ad adeguasi.
In conclusione se si continua con le solite e sopratutto statiche motivazioni; linux non è alla portata di tutti, mancano le applicazioni, mancano i driver e via dicendo linux e l'open source non usciranno mai dalla nicchia .
Secondo il mio modesto parere occorre un servizio di assistenza alla stregua di quello che si trova per la contro parte commerciale, corsi anche semplici che spieghino come effettuare le operazioni piu banali, tipo connettersi e navigare con un browser configurare un client di posta o fare un copia incolla, tutte cose che magari a voi sembrano banali , ma ad una persona che non ha mai utilizzato un pc risultano particolarmente difficili, e vi assicuro che in italia di persone che non hanno mai utlizzato un pc c'è sono davvero tante, potete leggere questa inchesta per rendervene conto.
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1536044&r=PI
Ciao a tutti
Molto spesso i tecnici usano fornat c./ su windows specialmente se la partizione è nfts.
Sono sempre riuscito arecuperare linux ma no windows.
Ciao
Scusa ma mi sa che hai frainteso, io non mi riferisco al metodo che puo essere più o meno discutibile, ma al fatto che sia più facile trovare assistenza sotto casa.
In più vorrei aggiungere che sarebbe il caso di pensare a linux e a windows come a due sistemi operativi concettualmente e strutturalmente diversi, e non sempre a questo e meglio o peggio dell' altro, e quindi scegliere in base alle proprie esigenze qualunque esse siano.
Pero se entro in dieci negozi diversi e trovo solo windows,
be credo ci sia poco da scegliere, sopratutto per una persona che non vuole entrare nei dettagli ma vorrebbe aquistare un pc e si affida per quanto riguarda hardware e software alla persona che ha davanti.
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mictre ha scritto:
Scusa ma mi sa che hai frainteso, io non mi riferisco al metodo che puo essere più o meno discutibile, ma al fatto che sia più facile trovare assistenza sotto casa.
In più vorrei aggiungere che sarebbe il caso di pensare a linux e a windows come a due sistemi operativi concettualmente e strutturalmente diversi, e non sempre a questo e meglio o peggio dell' altro, e quindi scegliere in base alle proprie esigenze qualunque esse siano.
Ovviamente l'utente scegli in base alle proprie esigenze. Io stesso sono contrario alle prese di posizione ideologiche. A volte è inevitabile usare Windows.
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Pero se entro in dieci negozi diversi e trovo solo windows,
be credo ci sia poco da scegliere, sopratutto per una persona che non vuole entrare nei dettagli ma vorrebbe aquistare un pc e si affida per quanto riguarda hardware e software alla persona che ha davanti.
E' questo il punto che ho cercato di chiarire, forse dilungandomi troppo, nel mio post precedente.
Onestamente nel 2006, con una dipendenza sempre maggiore dai mezzi informatici, nessuno dovrebbe permettersi di non conoscere almeno i fondamenti dell'uso del PC.
Non è solo un fatto di cultura, ma di necessità reale. Con una conoscenza di poco maggiore dell'informatica, spesso si eviterebbero molti problemi.
Pensa alla diffusione di virus. Quanti utenti hanno il PC con un antivirus aggiornato costantemente, un firewall serio e ben configurato ed eseguono regolarmente controlli anti-spyware?
Entrare nei dettagli, non vuol dire sapere formattare il PC e installarci una distribuzione Linux user friendly come SuSE, che non è tanto diverso dall'installazione di Windows, oppure installare Office. Queste sono cose che chi usa un PC deve saper fare!
Si guida forse un'auto senza saperci mettere la benzina o senza saper usare il cambio?
I dettagli sono il kernel, i driver da compilare, la compatibilità hardware e su questo c'è molto da lavorare.
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mictre ha scritto:
I motvi fin qui esposti sono tutti validi, ma a mio avviso un altra grossa difficolta di chi vuole imbarcarsi nel mondo open souce in generale , e la mancanza di una rete di assistenza capillare.
Ad esempio se non vi funziona più Office per un qualunque motivo in qualsiasi centro assistenza entriate vi risolvono il problema.
Provate ad entrare con un computer con su linux e dire che non vi parte piu OpenOffice.
Purtroppo la stragrande maggioranza degli utenti domestici considera ancora il computer alla stregua di un elettrodomestico o poco più, quando non va vuole un tecnico che gli risolva il problema, be nel mondo linux questo non esiste .
Non mi pare esista neppure nel mondo Windows, dove i tecnici davvero qualificati (non mi riferisco a quelli certificati, ma a quelli che sanno davvero fare le cose) sono perle rare.
La soluzione ai malfunzionamenti di Windows è spesso la reinstallazione o dell'applicativo o dell'intero sistema, cosa che sa fare praticamente chiunque.
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A parte qualche iniziativa ( vedi www.essedi.it) ma anche qui siamo lontani dall' avere una macchina perfettamente configurata e con tutti i programmi che potrebbero servirci installati e funzionanti, e sopratutto con un buon servizio di assistenza che non sia a 200 km da casa
Un PC arriva con Windows e qualche software di gestione del sistema e masterizzazione. Almeno i PC assemblati e venduti con regolari licenze del software.
In ogni caso, è possibile acquistare sistemi Linux preconfigurati e funzionanti da DELL, HP; IBM. Ovviamente, se cerchi un PC assemblato con Linux, fatichi a trovarlo. Ma fatichi a trovare anche assemblatori onesti, almeno nella mia esperienza.
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Per quanto riguarda il mondo aziendale sopratutto nelle piccole imprese dove non e possibile spendere cifre esorbitanti per tecnici informatici che vengono da chi sa dove, la musica non è tanto diversa.
E' vero. I tecnici linux costano. Ma il costo totale di gestione di un sistema Linux è inferiore, e di parecchio, rispetto a quello di un sistema Windows. Soprattutto se si parla di server.
Sul mercato ci sono soluzioni Linux pronte all'uso, con alle spalle tutta l'assistenza che ti serve, come ho detto prima. E il costo è comparabile con quello dell'acquisto di un sistema Windows, a condizione di non barare e non limare sulla qualità dei prodotto e dei servizi.
Quote:
Per i formati, be anche qua il più delle volte la colpa ricade sugli utenti che non pensano minimamente che dall' altra parte del cavo ci possà essere qualcosa di diverso, e pur avendo la possibilità di fornire dei formati di interscambio ( un esempio il dxf di autocad oppure un pdf al posto di un doc) si limitano a spedire il tutto con i formati proprietari che sono abituati ad usare e costringono le controparti ad adeguasi.
Il formato OpenDocument è stato accettato come standard ISO e adottato da alcuni paesi (ad es. Belgio) come forma ufficiale di scambio di informazioni.
Quindi siete autorizzati a spedire i vostri documenti in tale formato, magari con la nota "Potete visualizzarlo e modificarlo con OpenOffice, scaricabile gratuitamente da www.openoffice.org"
Tradotto: adeguatevi anche voi a me, non solo io a voi!
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Secondo il mio modesto parere occorre un servizio di assistenza alla stregua di quello che si trova per la contro parte commerciale, corsi anche semplici che spieghino come effettuare le operazioni piu banali, tipo connettersi e navigare con un browser configurare un client di posta o fare un copia incolla, tutte cose che magari a voi sembrano banali , ma ad una persona che non ha mai utilizzato un pc risultano particolarmente difficili...
L'assistenza al sistema operativo è secondo me già ora superiore per Linux rispetto a Windows. Red Hat e Novell non sono male da questo punto di vista e i tempi di risposta sono buoni.
Per quanto riguarda l'assistenza al singolo PC, è vero che non si sa a chi chiedere, almeno inizialmente.
Tuttavia sono in aumento i negozi che offrono sistemi "Linux Certified" e che permettono di scegliere Linux come OS preinstallato.
I corsi ci sono e sono gratis. Basta contattare un LUG o informarsi presso le varie sedi universitarie. A Torino, presso il Politecnico, ad esempio, si tiene un corso base Linux.
Mi permetto alcune considerazioni.
1) Il succo rimane sempre lo stesso. Linux richiede alle persone di informarsi e di capire cosa si sta facendo. Il che è un bene, sempre.
Se non capisci cosa fai, non sai come rimediare ai problemi e qualcuno può ingannarti senza che tu te ne accorga, come infatti accade. Pensiamo ai virus, ai trojan e agli spyware. Funzionano, spesso, perché il sistema agisce al posto tuo (oltre ad essere difettoso).
2) Se si esaminano i paesi dove linux ha un successo netto e crescente, si notano alcune caratteristiche comuni:
- Sono paesi giovani e/o in via di sviluppo oppure molto evoluti: Nord Europa, Cina, ...
- Tra i paesi sviluppati, sono paesi in cui la gestione amministrativa e governativa è efficiente e trasparente. Paesi in cui c'è una reale concorrenza sul mercato. Il centro-nord Europa, appunto.
- Sempre tra i paesi sviluppati, sono paesi dove il livello di cultura è medio-alto.
In Italia la situazione è più difficile. Il livello di cultura è medio, tendente al basso in generale. Quello di cultura informatica è scarso. Per Windows, i corsi abbondano ovunque. Non mi pare abbiano davvero migliorato le cose.
Il personale amministrativo, ad esempio, non è formato e ha difficoltà ad usare il software che si trova davanti da una decina di anni per svolgere sempre la stessa operazione.
Inoltre spesso si usano gli strumenti sbagliati, eccessivi e costosi, per svolgere un certo compito, a causa della scarsa conoscenza, degli iteressi economici, di partnership con certi fornitori software e della pigrizia.
Esempi? Quanti server di enti pubblici sono basati su IIS anziché su apache? Quanti uffici pubblici hanno la suite completa di Office con tanto di PowerPoint, FrontPage e Access, quando usano a malapena Word e potrebbero sostituirlo con OpenOffice? Quanti usano come database SQL, MS SQL invece di MySQL? Quanti enti forniscono i documenti in .doc e non in PDF o in RTF?
In questi casi, non si tratta di mancanza di assistenza, ma di mancanza di volontà, di indifferenza, di disinteresse e di disorganizzazione. Nel caso dei formati, di mancanza di rispetto.
Ciao
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ap1978 ha scritto
E' vero. I tecnici linux costano. Ma il costo totale di gestione di un sistema Linux è inferiore, e di parecchio, rispetto a quello di un sistema Windows. Soprattutto se si parla di server.
Sul mercato ci sono soluzioni Linux pronte all'uso, con alle spalle tutta l'assistenza che ti serve, come ho detto prima. E il costo è comparabile con quello dell'acquisto di un sistema Windows, a condizione di non barare e non limare sulla qualità dei prodotto e dei servizi.
E' giusto quello che dici , ma se nessuno offre un' alternativa, certo non ti spiega neanche quali sono gli eventuali costi nascosti della soluzione proposta, tanto il cliente non puo fare nessun confronto o chiedere quali sono le differenze tra le due soluzioni.
Attenzione non mi sto riferendo alle grandi realta che hanno personale con gli strumenti per valutare piu soluzioni.
Quote:
Il formato OpenDocument è stato accettato come standard ISO e adottato da alcuni paesi (ad es. Belgio) come forma ufficiale di scambio di informazioni.
Quindi siete autorizzati a spedire i vostri documenti in tale formato, magari con la nota "Potete visualizzarlo e modificarlo con OpenOffice, scaricabile gratuitamente da www.openoffice.org"
Tradotto: adeguatevi anche voi a me, non solo io a voi!
Daccordo, ma io mi riferivo al fatto che spesso vengono inviati documenti in formato propritario e dall' altra parte ben poco si puo fare, se quel documento ti serve .
Purtoppo l'ignoranza di certi soggetti e di molto superiore al buon senso.
Quote:
L'assistenza al sistema operativo è secondo me già ora superiore per Linux rispetto a Windows. Red Hat e Novell non sono male da questo punto di vista e i tempi di risposta sono buoni.
Anche qui hai ragione, ma non credo che la massa di utenti di pc abbia famigliarità con cose come l'assistenza on line e via dicendo, e anche qui purtoppo il negozietto all' angolo la fa da padrone windows compreso.
Quote:
In Italia la situazione è più difficile. Il livello di cultura è medio, tendente al basso in generale. Quello di cultura informatica è scarso. Per Windows, i corsi abbondano ovunque. Non mi pare abbiano davvero migliorato le cose.
Per quanto riguarda i corsi sono conscio del fatto che servono a poco o niente.
Ma resta il fatto che la stragrande maggioranza dei corsi pubblicizzati e incentrata su windows, e che con molta probabilità chi li frequenta poi lo utilizzerà.
Un esempio e la ECDL , esiste per entrambi i sistemi, ma ho visto pochissimi volantini o centri che le offrissero entrambe.
Concludo ringraziando tutti , come sempre ho trovato persone disponibili ad una discussione aperta e costuttiva.
Ciao
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Perchè la gente non lo conosce, molti non sanno cosa sia windows certi pensano che windows sia il nome del pc.
Perchè mancano certi programmi professionali come Autocad.
Perchè mancano alcuni driver (es wireless).